PUNTI DI VISTA
ISTANBUL PROJECT
Tema n.10 | Parlano arabo?

Mustafa Kemal "Atatürk" che insegna la nuova lingua ai suoi connazionali
No. La curiosa storia della moderna lingua turca.
Il turco è la lingua che si parlava già nell'Impero ottomano usando, per la forma scritta, una versione modificata dell'alfabeto arabo. Tuttavia, nel 1928 Mustafa Kemal Atatürk, perseguendo uno dei suoi numerosi sforzi per modernizzare la Turchia, rimpiazzò l'alfabeto arabo con una versione modificata dell'alfabeto latino.
L'adozione della scrittura latina e l'eliminazione delle parole in prestito all'estero faceva parte del programma di modernizzazione di Atatürk. Come per tutte le altre riforme messe in atto da Mustafa Kemal, anche questa voleva perseguire la democratizzazione e la laicizzazione del Paese.
Fino a quel momento, il turco era stato scritto usando una forma persiana-arabica. Ciò sembrava adatto vista la grande quantità di vocabolario arabo e persiano e persino di regole grammaticali d'origine arabo-persiana. Allo stesso tempo, un simile alfabeto sembrava inadeguato a rappresentare i fonemi turchi.
L'uso della scrittura latina era stato proposto altre volte in passato. Nel 1862, durante il processo di riforma voluto dallo scià e noto come Tanzimat, una riforma in tal senso era già stata ipotizzata. Anche all'inizio del XX secolo, proposte simili furono fatte da diversi scrittori associati al movimento dei Giovani Turchi.
La questione fu infine sollevata nel 1923 durante il primo Congresso economico della neonata Repubblica turca, innescando un dibattito pubblico che sarebbe continuato per diversi anni. Alcuni suggerivano che un'alternativa migliore poteva essere quella di modificare la scrittura araba per introdurre nuovi caratteri che rappresentassero meglio le vocali turche.
Fu così incaricata una commissione linguistica, responsabile dell'adattamento della scrittura latina per soddisfare i requisiti fonetici della lingua turca. La scrittura latina risultante è stata progettata per riflettere i suoni effettivi del turco parlato, piuttosto che trascrivere semplicemente la vecchia scrittura ottomana in una nuova forma. Così, l' attuale alfabeto turco consta di 29. È stata senza dubbio una tra le riforme più incredibili di Atatürk.
Lo stesso Atatürk fu personalmente coinvolto nella commissione e proclamò una mobilitazione nazionale per pubblicizzare i cambiamenti. Nel 1926 le repubbliche turche dell'Unione Sovietica adottarono l'alfabeto latino, dando un forte impulso ai riformatori in Turchia. Il 1° novembre 1928, il nuovo alfabeto turco fu reso pubblico dalla Commissione linguistica, in sostituzione della scrittura perso-araba precedentemente utilizzata. La Commissione linguistica propose un periodo di transizione di cinque anni; Atatürk lo vide troppo lungo e lo ridusse a tre mesi. Il Presidente turco si spese in prima persona per promuovere l'alfabeto occidentalizzato in tutto il Paese. Mise in moto un vero e proprio tour, nel quale, dotato di lavagna come un vero maestro, insegnava la lingua ai suoi cittadini. La modifica è stata formalizzata dalla legge della Repubblica Turca numero 1353, la Legge sull'adozione e l'attuazione dell'alfabeto turco, approvata il 1° novembre 1928. La legge è entrata in vigore il 1° gennaio 1929, rendendo obbligatorio l'uso del nuovo alfabeto in tutti comunicazioni pubbliche.
La rimozione della scrittura araba è stata difesa sulla base del fatto che non era appropriata per l'autentica fonologia turca, che necessitava quindi di una nuova serie di simboli per essere rappresentata correttamente. La riforma, creo non pochi disagi, anche all'interno delle stesse famiglie: in non pochi casi, i nipoti iniziarono ad aver difficoltà a discutere coi propri nonni.
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Istanbul Project è un esperimento, che vuole offrire un punto di vista, personale chiaramente, su una città tra le più contraddittorie e affascinanti del mondo. Ho voluto infatti accompagnare la mia nuova permanenza ad Istanbul (eh già!) con un blog. Qualcosa che ricorda i precedenti blog con cui avevo collaborato, tratantaroba, crudiezine e nuhiai. Stavolta però sarò da solo e affronterò 10 temi, da pubblicarsi periodicamente, sulla Turchia e la città d'Istanbul. Mi piacerebbe far conoscere il paese e la città a chi non ha mai avuto la possibilità di visitarli, di confrontarmi con chi ne avrà voglia e provare a sfatare o confermare miti e leggende.